di Fabio Massa
da Affaritaliani.it (31 gennaio 2011)
Angelo Miglietta era la prima scelta del ministro Paolo Romani. Affaritaliani.it l'aveva scritto tempo fa: il titolare del dicastero dello Sviluppo Economico avrebbe voluto, per la direzione generale dell'Istituto Commercio Estero, una persona di chiara fama, dalle grandi competenze, che potesse gestire la complicata fase di riforma dell'Ice.
L'attuale dg, Massimo Mamberti, è infatti in scadenza, ed è ora di decidere chi prenderà il suo posto. Una scelta non banale, soprattutto per le imprese lombarde, fortemente proiettate nel panorama internazionale. Una scelta non banale anche per la Camera di Commercio di Milano, che condivide molti degli obiettivi dell'ente (non a caso Pier Andrea Chevallard, il segretario, siede anche nel cda dell'Ice).
La scorsa settimana si è tenuta l'ultima audizione per cercare di capire chi può guidare operativamente l'Ice. In prima linea due nomi. Il primo è Angelo Miglietta, originario di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Bocconiano, master alla Stanford, segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, nel cda di Generali dall'aprile 2010, Miglietta sarebbe la soluzione preferita dal ministro Romani. La quasi certezza sulla sua nomina, tuttavia, sta vacillando. Le fonti parlano di motivi estramamente differenti. Secondo alcuni, infatti, la nomina di Miglietta sarebbe messa in discussione da altre due candidature molto credibili che sono arrivate sul tavolo del cda negli ultimi giorni. Candidature, per ora, top secret. Altre voci invece insistono sul problema della retribuzione. Miglietta, secondo rumors di Affaritaliani.it, avrebbe infatti chiesto poco più di un milione l'anno di stipendio. Mentre attualmente Mamberti si ferma a circa 280mila euro. Un divario difficile da colmare. Insomma, sull'intera operazione c'è ancora molta incertezza.
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