Il Comitato Vincitori Non Assunti ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero) nasce con l’obiettivo di favorire e sostenere l’assunzione dei vincitori al concorso per esami a 107 posti, la cui graduatoria definitiva è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Per contattare il Comitato scrivi a: comitatoice@gmail.com

Servizio di Report "L'internazionalizzazione" del 18/11/2012

Cliccando sul link trovate il servizio di Report sull'ex Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE). Ci siamo anche noi

Report L'INTERNAZIONALIZZAZIONE

I vincitori sconfitti dai «parenti»

Un concorso Ice molto ingiusto e 19 dipendenti a chiamata subito ricollocati

di Gian Antonio Stella
(dal Corriere della Sera del 28 novembre 2012)
Link all'articolo

Concorso vinto non fa precario assunto, amici e parenti fanno posto fisso

di Riccardo Galli
da Blitz quotidiano del 28/12/2012
(Link articolo originale)

ROMA – Conta più un amico che un concorso. Non è sfortunatamente uno slogan pubblicitario, ma quello che viene fuori da due storie, distinte ma legate, che racconta oggi Gian Antonio Stellasul Corriere della Sera. Due storie che raccontano come in Italia, per trovare lavoro, sia più importante avere il classico santo in paradiso che qualche competenza. Meglio vantare parenti dal nome pesante che, magari, la vittoria ad un concorso pubblico. Due storie che raccontano come 107 vincitori di un concorso siano, dopo 4 anni, ancora allegramente a spasso mentre 19 “amici di”, assunti per chiamata diretta in un ente poi fallito, siano stati fortuna loro salvati con decisione ad hoc.

La storia dei 107 vincitori senza premio comincia nell’ormai lontano 2008, anno in cui l’Ice,l’Istituto per il Commercio Estero, emette un bando per 107 posti di lavoro. Alla prima scrematura, a Roma, si presentano in 15 mila aspiranti, una media di 140 per posto. Un migliaio di questi vengono scelti per accedere alla prova scritta e, circa un terzo di loro, 318 ad esser precisi, sono ammessi anche all’orale.

Da questo escono ovviamente i 107 vincitori finali, 107 persone, aspiranti lavoratori che hanno superato una selezione difficilissima, selezione che ha scartato circa 14 mila novecento candidati su 15 mila, vale a dire il 99%. Quelli scelti devono essere certamente la creme de la creme, il meglio che si poteva trovare, persone preparate e competenti. Cosi perfetti per quei posti che vincono sì il concorso, ma il lavoro non arriva. Vengono lasciati i 107 in attesa che si liberi qualche posto all’Ice. Sono bravi e serviranno a rimpiazzare chi se ne andrà, una sorta di panchina lunga applicata al settore pubblico. Poteva andar meglio certo, ma in fondo saranno i primi ad essere presi quando ci sarà posto. Meglio essere primi della lista d’attesa che essere fuori del tutto. O forse no?

Non sapevano allora, i 107, che 5 anni prima del loro concorsone Gianni Alemanno, quello il cui mandato da sindaco di Roma sarà inevitabilmente accostato a parentopoli e agli scandali delle assunzioni facili, allora ministro dell’Agricoltura, aveva creato “Buonitalia”. Una Spa pensata per “promuovere e diffondere nel mondo la conoscenza del patrimonio agricolo e agroalimentare italiano”, esattamente quello che l’Ice fa dal 1926. Con una differenza sostanziale, il nuovo ente ha bisogno di nuovo personale, 19 persone assunte per chiamata diretta. Buonitalia, come lo definisce Stella, è un “postificio” che imbarca “amici, parenti, camerati e compagni di partito”.

Destino di un ente siffatto, nemmeno a dirlo, buchi di bilancio e risultati nulli. Un’esperienza talmente grottesca che Giancarlo Galan, arrivato al ministero dell’Agricoltura nel 2010 conBerlusconi, cioè con la stessa maggioranza di Alemanno, invoca su Buonitalia un’inchiesta della Corte dei Conti: “Magari non ci sarà nulla di penalmente rilevante, ma di politicamente osceno c’è molto di sicuro”.

Ma Buonitalia, nonostante gli scandali, rimane lì. Come i 107 del concorso ancora in attesa di un posto. Finchè, un bel giorno, l’arrivo dei tecnici e della spending review decidono che quella Spa è una follia inutile e costosa e, dopo quasi dieci anni di vita, la chiudono. I 19 dipendenti amici di, ovviamente, rimangono a spasso ma, a differenza dei 107, in quanto amici godono dell’indignazione parlamentare che si rifiuta di lasciarli senza posto di lavoro.

“La ricollocazione dei 19 dipendenti nell’ambito della Pubblica Amministrazione – fa notare il ministro Mario Catania – nel caso di specie non è possibile, atteso che tale scelta si porrebbe in contrasto con il vincolo costituzionale del concorso pubblico, previsto in relazione alle procedure di assunzione negli organismo dello Stato”. Ma in fondo chi se ne frega della Costituzione, così con un emendamento i 19 vengono salvati e saranno, con ogni probabilità, assorbiti dall’Istituto per il Commercio Estero, che nel frattempo ha cambiato nome ma non compiti e, soprattutto, con buona pace dei 107 che si sono visti agilmente superati, dopo giusto 4 anni di attesa, dai parenti di. In fondo, chi ha un titolo, può sempre spenderlo all’estero.

Concorso ICE: una storia infelice



Il Comitato Vincitori Non Assunti ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero) si batte dal 2010 per l'assunzione dei vincitori al concorso per esami a 107 posti da funzionario ICE.
Contro l'abbandono del diritto e della legalità, aiutaci a diffondere la nostra battaglia.

SALVA UN DIRITTO, ADOTTA UN VINCITORE DI CONCORSO ICE

Buonitalia: una storia indigesta



Questa ennesima storia italiana inizia nel lontano luglio 2003. Alla guida del Ministero delle politiche agricole c’è l’attuale sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Come spesso accade ai grandi statisti, ha un lampo, una visione… “promuovere e diffondere nel mondo la conoscenza del patrimonio agricolo e agroalimentare italiano”. Condivide l’idea con i suoi collaboratori, ne sono entusiasti. Bisogna subito creare una S.p.a. a capitale interamente pubblico che opererà quale strumento del Ministero.

Si, ma come chiamarla? AgrItalia, Agroalimentalia? Il brainstorming è serrato. Le risorse del Ministro sono messe a dura prova ma il risultato è da grande agenzia di comunicazione, Buonitalia.

Resta solo un piccolo dettaglio da regolare, un’istituzione pubblica che ha questa finalità esiste già dal 1926, si chiama Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE). Un nome freddo, burocratico, ma nel ’26 non c’erano certo gli stessi geni della comunicazione di oggi.

La legge di riforma dell’ICE del 1997 parla chiaro. Secondo l’art. 2, comma h, l’Istituto “promuove e assiste le aziende del settore agro-alimentare sui mercati esteri”, ma poco importa siamo in Italia, anzi nella Buona Italia. Siamo nel paese del two is megl’ che one. Poi diciamocelo francamente, questo comma è all’articolo 2, chi si è mai spinto a leggere una legge oltre l’articolo 1.

È così nasce la favola di Buonitalia. Un’azienda in cui vengono versati 50 milioni di euro e dove l’assunzione del personale avviene a chiamata diretta secondo uno schema talmente efficiente da essere riproposto in Atac e Ama in un secondo tempo, ma questa è un’altra storia.

La parabola di Buonitalia non è purtroppo delle migliori, forse il nome non è stato di buon auspicio, e il tentativo del Ministro leghista Zaia di rilanciarla facendone uno strumento di promozione quasi esclusiva del nord-est non fa che allungare la lista di creditori: Verona Fiere chiede 3,5 milioni di euro, la federazione nazionale rugby ne vuole 600mila, Unioncamere lombarda 300mila, la Biennale Venezia 300mila, Università di Verona 27mila…

Ed è cosi che Buonitalia finisce in liquidazione. I 19 dipendenti assunti a chiamata diretta si rivolgono al Ministero delle politiche agricole per essere tutelati. L’11 luglio la questione è oggetto di un’indagine conoscitiva al Senato.

Il Senatore Tedesco si batte in Aula: “è quanto mai opportuno ricollocare i 19 dipendenti di tale società nell'ambito del MIPAAF o eventualmente anche nell'ambito di organismi pubblici per la promozione del made in Italy, in modo tale da salvaguardare la posizione lavorativa di tali soggetti”. Ma il Ministro delle politiche agricole, Mario Catania, è costretto a ricordare le regole della Costituzione: “Riguardo a Buonitalia S.p.a., la ricollocazione dei 19 dipendenti nell'ambito della pubblica amministrazione nel caso di specie non è possibile, atteso che tale scelta si porrebbe in contrasto con il vincolo costituzionale del concorso pubblico, previsto in relazione alle procedure di assunzione negli organismi dello Stato. Manifesto comunque apertura rispetto ad eventuali future soluzioni, individuate in sede parlamentare, rispetto ai dipendenti della società Buonitalia S.p.a.”.

Insomma priorità a chi ha vinto un concorso! Bravo è questa la buon’Italia che vogliamo!

Poi in luglio arriva il famigerato Spending review. Basta sprechi, d’ora in poi spese razionalizzate e rispetto delle regole. Che declinato all’ambito della Pubblica Amministrazione dovrebbe significare l’utilizzo e la messa in valore di risorse umane già selezionate tramite concorso pubblico e in attesa da anni di essere assunte. Certo.

Ma ancora una volta pensiero e azione parlano linguaggi diversi. Ed è così che nel capitolo “Soppressione, accorpamento e riorganizzazione di enti e organismi”, alla voce Buonitalia troviamo il trasferimento di tutto il contenuto di questa azienda di successo all’ICE, ossia funzioni e risorse umane. Ma non c’era un vincolo costituzionale, Ministro?

Ricapitolando per chi si fosse distratto, l’ICE assorbirà dunque 19 dipendenti a tempo indeterminato di Buonitalia che a suo tempo furono assunti a chiamata diretta! Invece noi, che l’unica chiamata diretta l’abbiamo avuta per presentarci al concorso, durato quasi due anni, con 17 mila partecipanti, una prova preselettiva, due scritte, una orale, all’ICE non abbiamo ancora messo piede.

A questo punto è chiaro che il rispetto delle regole è fuori moda, si era capito da tempo ma poi lo si vive sulla propria pelle giorno per giorno e le cose cambiano. Per questo noi Vincitori del concorso ICE non assunti vogliamo facilitare la vita della nostra classe politica e proporre una soluzione per rimediare ai continui strappi costituzionali di cui siamo vittime.

L’idea è semplice e il risultato assicurato. Ministro Passera, per favore, crei una S.p.a. con un nome accattivante. Vincitalia, Concorsalia, McItalia… poi assuma noi vincitori del concorso per chiamata diretta. Il seguito lo conosce. Liquidazione e trasferimento all’ICE, proprio in quell’ICE dove dovremmo lavorare dal 2010 ma dove non riusciamo entrare per aver erroneamente cercato di rispettare le regole.



Comitato Vincitori non Assunti ICE 
comitatoice@gmail.com

Valerio e il concorso vinto nell'ente che non c'è più

Articolo di Fabio Savelli
Su www.corriere.it - blog "La nuvola del lavoro"09/03/2012

“Dimenticato”, la prima parola che gli viene in mente. “Selezionato”, potrebbe essere la seconda. Valerio Soldani è tra i 107 vincitori dell’ultimo concorso bandito dall’Ice, l’istituto per il commercio estero, soppresso a luglio scorso per volere dell’allora ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Valerio racconta alla Nuvola cosa ricorda di quell’8 aprile di due anni fa.

Giorno della pubblicazione della graduatoria finale al termine di un iter selettivo durato ulteriori due anni. Una prova di pre-selezione, due scritte, tre orali con due colloqui in altrettante lingue straniere. “Due anni sui libri - dice – su materie come economia internazionale, marketing, tecnica degli scambi, diritto amministrativo”.

Posizione da ricoprire? Funzionario amministrativo fascia C1. Proprio nell’istituto fino a pochi mesi fa deputato a fungere da amplificatore del made in Italy nel mondo. Quell’ente – accusato negli ultimi anni di essere un moltiplicatore di spesa pubblica - ma originariamente destinato ad essere l’elemento di raccordo tra il ministero degli Esteri e quello dello Sviluppo Economico, a dover interpretare il ruolo di cassa di risonanza e di strumento propulsore delle iniziative degli enti-fiera e delle camere di commercio.

“A distanza di due anni non so cosa ne sarà di me – continua Valerio – perché nella legge di conversione del decreto di luglio 2011 il legislatore ha previsto il trasferimento delle funzioni attribuite all’Ice (comprese le risorse di personale, strumentali e finanziarie, ndr.) al ministero per lo Sviluppo Economico, ma si è totalmente dimenticato di noi”.

Nessuna disposizione, nessun chiarimento normativo, nonostante diverse interrogazioni parlamentari sia alla Camera sia al Senato, ma che finora non hanno portato ad alcun risultato. “Soprattutto – rincara Valerio – ciò che mi sorprende è che stato persino tutelato il personale di diritto estero (per la gran parte di nazionalità straniera, ndr.), ma è stata omessa la questione delle graduatorie pendenti”.

Ora la promessa dell’esecutivo Monti di istituire un’agenzia per la internazionalizzazione che dovrebbe fare le veci del defunto istituto sembrerebbe poter aprire scenari favorevoli. Al netto del blocco del turn-over sancito nelle ultime manovre finanziarie che prevede l’inserimento nelle amministrazioni pubbliche del 20% del personale andato in pensione. Principio che finora ha permesso l’assunzione di soli quattro tra i 107 vincitori del concorso. Per gli altri 103 non v’è certezza.

twitter @FabioSavelli

Lettera aperta, 10 novembre 2011

On.le Ministro Paolo Romani

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO

On.le Ministro Franco Frattini

MINISTERO AFFARI ESTERI

On.le Ministro Giulio Tremonti

MINISTERO DELLE FINANZE

On.le Vice Ministro Catia Polidori

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO

On.le Massimo Calearo

PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI

STAMPA

Egregi Onorevoli,


scriviamo in rappresentanza dei vincitori di concorso dell’ex-ICE, in graduatoria per 107 posti nei ruoli del personale dell’ICE Istituto nazionale per il Commercio Estero, area funzionale C, posizione economica C1 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2010 ed in rappresentanza dei 5 architetti da inserire nell’Area Professionisti dell’ICE la cui graduatoria è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21 maggio 2010 . Ad oggi solo 4 funzionari della graduatoria C1 ed 1 architetto hanno preso servizio negli uffici dell’Istituto, mentre i rimanenti 103 vincitori in graduatoria tra funzionari e i 4 architetti in graduatoria tra i professionisti attendono di vedere salvaguardato il proprio legittimo diritto all’assunzione.

Con la presente vorremmo porre alla Vostra Attenzione la tutela del nostro diritto all'assunzione presso la nuova Agenzia per la trade promotion pubblica, oppure il nuovo organismo che sarà destinato a svolgere le funzioni dell’ex-ICE in favore delle imprese italiane.

I concorsi pubblici banditi dall’ICE, con l’autorizzazione della Funzione Pubblica, hanno comportato un notevole dispendio di risorse pubbliche e fondi dell’Istituto, attraverso la realizzazione di complesse procedure di selezione che hanno coinvolto oltre 15.000 giovani impegnati in numerose ed articolate prove di economia internazionale, marketing, politica economica, tecnica degli scambi, diritto amministrativo, lingue straniere.

Rappresentiamo una risorsa selezionata, qualificata e giovane, in grado di contribuire con inedito slancio, nuove idee e moderne professionalità, alla trade promotion pubblica.

Chiediamo una immediata tutela della nostra posizione non solo per la salvaguardia dell’imponente sacrificio personale in termini di risorse economiche, professionali e umane, che abbiamo vissuto, ma per la sicura consapevolezza di incarnare una opportunità unica:

la chance strategica di rilanciare la trade promotion pubblica in Italia puntando su risorse giovani ed altamente qualificate, soprattutto nell’attuale grave momento per il destino economico e politico del Paese.

Non rappresentiamo alcuna minaccia per il comparto:

siamo una risorsa preziosa e costosamente selezionata dallo Stato, da non disperdere assolutamente.

Non possiamo che attendere con fiducia l'esito del percorso legislativo di costituzione della nuova Agenzia, o dell’organismo che svolgerà le funzioni dell’ex-ICE ma chiediamo sin da ora di fare quanto è nelle Vostre possibilità affinché nel testo legislativo che porterà alla creazione del nuovo organismo venga inserito un richiamo alle graduatorie pendenti

Vi ringraziamo sentitamente per l'attenzione e, in attesa di un cortese riscontro, cogliamo l’occasione per allegare un dossier informativo sulla nostra situazione, già evidenziata nelle interrogazioni parlamentari n. 5-05286 del 07 settembre 2011 e n. 3-02404 del 27 settembre 2011 sollevate in merito alla questione.

Comitato Vincitori di Concorso non Assunti ICE

comitatoice@gmail.com