Il Comitato Vincitori Non Assunti ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero) nasce con l’obiettivo di favorire e sostenere l’assunzione dei vincitori al concorso per esami a 107 posti, la cui graduatoria definitiva è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Per contattare il Comitato scrivi a: comitatoice@gmail.com

MANOVRA: I CONTI DEI SINDACATI, ECCO QUANTO COSTA SOPPRIMERE ICE

MANOVRA: I CONTI DEI SINDACATI, ECCO QUANTO COSTA SOPPRIMERE ICE
(AGENPARL) - Roma, 12 lug - La soppressione dell'Istituto per il commercio estero, prevista nella manovra finanziaria, comporterà per il bilancio dello Stato una perdita pari a circa 62milioni di euro. E' la cifra calcolata dai sindacati dei lavoratori dell'Ice, sul piede di guerra da quando nella manovra è stata inserita la norma che sopprime l'ente che promuove e fa sostegno alle aziende italiane all'estero. Sindacati che oggi hanno protestato davanti al Senato, dove è in corso l'esame della manovra, assieme agli altri lavoratori del pubblico impiego.
La cifra calcolata dall'Ice comprende prima di tutto i costi aggiuntivi per lo spostamento di una parte del personale sotto il Ministero degli Affari esteri: si parla di sette milioni di euro per l'adeguamento salariale del personale locale e di tre milioni per equiparare l'indennità di sede estera del personale del ministero dello Sviluppo economico destinato all'estero a quello della Farnesina. Ci sono poi i mancati incassi: 45 milioni di euro per la perdita dei contributi privati versati da aziende e altri soggetti per partecipare alle iniziative promozionali; e 7 milioni di euro per il mancato incasso dei servizi a pagamento.
Il decreto che contiene la manovra finanziaria, denunciano ancora i sindacati, ha disposto l'immediata soppressione dell'Ice "senza prevedere un regime transitorio che assicuri la continuazione, oltre alla mera amministrazione ordinaria, di tutte le attività in corso a favore delle imprese": a rischio cancellazione ci sono 250 iniziative promozionali tra partecipazioni a fiere internazionali, missioni di buyer in Italia, seminari, workshop, etc, alle quali partecipano oltre 4600 aziende italiane e oltre 1500 operatori esteri. E le aziende rischiano di non vedersi confermate le circa 9000 richieste di servizi personalizzati di informazione, assistenza e consulenza a pagamento. Questo blocco delle attività, dunque, nasconde il rischio di contenziosi con soggetti terzi, con un danno erariale per lo Stato.
C'è poi la parte della formazione: qui la scure pende su 60 tra corsi e seminari formativi rivolti ad oltre 1100 imprese e 100 giovani laureati. A questi dati si aggiunge, infine, il grosso punto interrogativo sulla sorte dei 107 vincitori del concorso pubblico per l'assunzione come funzionari in un Ente che ora rischia di non esserci più.

Nessun commento:

Posta un commento