Il Comitato Vincitori Non Assunti ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero) nasce con l’obiettivo di favorire e sostenere l’assunzione dei vincitori al concorso per esami a 107 posti, la cui graduatoria definitiva è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
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MANOVRA: COMITATO VINCITORI NON ASSUNTI ICE, NOSTRA GRADUATORIA SIA PRESERVATA

MANOVRA: COMITATO VINCITORI NON ASSUNTI ICE, NOSTRA GRADUATORIA SIA PRESERVATA

(AGENPARL) - Roma, 11 lug - "Vincere un concorso pubblico e poi assistere alla soppressione dell’ente che lo ha bandito. E’ quello che è successo a noi vincitori della selezione per 107 funzionari all’Istituto per il commercio estero (Ice). La graduato- ria è stata pubblicata in gazzetta ufficiale ad aprile 2010, ma il 6 luglio 2011 la manovra economica del governo ha cancellato l’Ice, e per noi anche la prospettiva di un futuro professionale finalmente stabile e qualificato". Lo si legge in una nota del Comitato Vincitori non Assunti Ice. "Ha una o più lauree, un master, in molti casi anche un dottorato di rIcerca. Si è specializzato, anche all’estero. Parla due o tre lingue straniere. Ha almeno 5 anni di esperienza lavorativa e un’età media di 31 anni. E’ questo l’identikit del vincitore del concorso Ice. “Abbiamo superato una selezione durissima, che prevedeva una prova preselettiva, due prove scritte e un orale - racconta Giulio, 32 anni e un Master in ‘Internazionalizzazione del Sistema Italia’ - ma ci resta solo la soddisfazione, perché con la soppressione dell’Ice non sappiamo chi si prenderà carico della nostra assunzione. Siamo figli di nessuno”. Se la nostra graduatoria diventasse carta straccia sarebbe una grave ingiustizia morale e sociale. Chiediamo che il nostro merito non venga mortificato e con esso il diritto di accesso al lavoro pubblico sancito dall’articolo 97 della nostra Costituzione. Buttare nel cestino la nostra graduatoria significherebbe ammettere di aver sprecato il denaro pubblico speso per il concorso. Le procedure di selezione, infatti, hanno coinvolto più di 15mila candidati e si sono protratte per oltre un anno. Hanno comportato spese molto significative, come quelle per l’affitto di una struttura come il Palalottomatica in occasione delle preselezioni e dell’hotel Ergife per le due prove scritte e per il compenso della commissione d’esame. Uno spreco intollerabile in un momento come quello attuale, in cui le risorse statali dovrebbero essere usate nella maniera più efficiente possibile. E’ bastato un consiglio dei ministri per spazzare via l’Ice, mentre la delega di ben 18 mesi per razionalizzare il comparto dell’internazionalizzazione è rimasta inutilizzata dal governo. Chiediamo che la nostra graduatoria venga preservata. Chiediamo di accedere al più presto al posto di lavoro pubblico che ci spetta di diritto. Chiediamo che il nostro futuro non venga smantellato insieme all’Ice".

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