P.A.: PDL DI PIETRO, STOP CONCORSI CON VINCITORI FANTASMA INDENNIZZATI SE NON IMMESSI NEI RUOLI
(ANSA) - ROMA, 29 GIU - Stop ai concorsi i cui vincitori diventano fantasmi della pubblica amministrazione perche' mai assunti; mettere fine agli elenchi degli idonei puntualmente mandati al macero; chiudere la prassi costosa e inutile delle prove bandite senza che poi si proceda all'immissione nei ruoli.
Sono questi i punti-chiave di una proposta di legge presentata da Antonio Di Pietro e sottoscritta da tutti i componenti dell'Idv a Montecitorio. Il provvedimento si compone di 9 articoli e non comporta oneri finanziari per lo Stato. Anzi. ''La prassi dei concorsi pubblici oggi vigente - scrive Di Pietro nella relazione introduttiva - e' contraria ai principi del buon andamento della pubblica amministrazione e a quelli della buona fede. In questo quadro i concorsi generano un contenzioso giudiziario non trascurabile, con oneri che si abbattono sulla gia' molto oberata macchina della giustizia amministrativa''.
Insomma per l'ex pm ''e' necessario rispettare i diritti del cittadino affinche', quando partecipa ad un concorso, investendo tempo, soldi ed energie, abbia la certezza dell'assunzione se risulta vincitore''. Di Pietro rileva di aver interrogato il ministro Renato Brunetta per ottenere alcuni dati che pero', per ammissione dello stesso, non sono in possesso della pubblica amministrazione. In Italia e' sconosciuto il numero di vincitori di concorso mai assunti e di idonei abbandonati alla disoccupazione.
La proposta di legge del leader dell'Idv dispone che lo Stato e le sue amministrazioni razionalizzino i concorsi ed attingano alle liste di quanti si sono gia' qualificati idonei. Infine una norma perentoria: ''Ai vincitori viene data garanzia di immissione nel ruolo entro un certo periodo. Se questo non accadrà verrà obbligatoriamente corrisposto un adeguato indennizzo''.
Sono questi i punti-chiave di una proposta di legge presentata da Antonio Di Pietro e sottoscritta da tutti i componenti dell'Idv a Montecitorio. Il provvedimento si compone di 9 articoli e non comporta oneri finanziari per lo Stato. Anzi. ''La prassi dei concorsi pubblici oggi vigente - scrive Di Pietro nella relazione introduttiva - e' contraria ai principi del buon andamento della pubblica amministrazione e a quelli della buona fede. In questo quadro i concorsi generano un contenzioso giudiziario non trascurabile, con oneri che si abbattono sulla gia' molto oberata macchina della giustizia amministrativa''.
Insomma per l'ex pm ''e' necessario rispettare i diritti del cittadino affinche', quando partecipa ad un concorso, investendo tempo, soldi ed energie, abbia la certezza dell'assunzione se risulta vincitore''. Di Pietro rileva di aver interrogato il ministro Renato Brunetta per ottenere alcuni dati che pero', per ammissione dello stesso, non sono in possesso della pubblica amministrazione. In Italia e' sconosciuto il numero di vincitori di concorso mai assunti e di idonei abbandonati alla disoccupazione.
La proposta di legge del leader dell'Idv dispone che lo Stato e le sue amministrazioni razionalizzino i concorsi ed attingano alle liste di quanti si sono gia' qualificati idonei. Infine una norma perentoria: ''Ai vincitori viene data garanzia di immissione nel ruolo entro un certo periodo. Se questo non accadrà verrà obbligatoriamente corrisposto un adeguato indennizzo''.
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