Il Comitato Vincitori Non Assunti ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero) nasce con l’obiettivo di favorire e sostenere l’assunzione dei vincitori al concorso per esami a 107 posti, la cui graduatoria definitiva è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Per contattare il Comitato scrivi a: comitatoice@gmail.com

Noi figli di un dio minore...

Riportiamo, di seguito, l'articolo a firma di Gianluca Schinaia (FpS Media) pubblicato il 16 giugno scorso su www.spreconi.it, rubrica de L'Espresso.

Bertolaso assume senza concorso
I tagli colpiscono tutti tranne "San Guido", che chiama a corte 171 impiegati e dirigenti a tempo indeterminato violando tutte le procedure

Potevano tornare a casa, perché teoricamente il loro compito è finito. Oppure ricevere il rinnovo contrattuale di un anno. E invece a maggio scorso, in piena attuazione della manovra di "lacrime e sangue" lanciata dal governo per reggere alla crisi, 147 interinali, 11 forestali e 13 dirigenti della Protezione civile sono stati baciati dalla sorte. Perché presto saranno assunti a tempo indeterminato come dipendenti pubblici dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e senza aver superato alcun tipo di concorso, come imposto dalla Costituzione. Avranno ferie pagate, assistenza sanitaria, buoni pasto e il personale non dirigenziale partirà da uno stipendio annuo di 22 mila euro lordi: i 13 dirigenti viaggeranno invece su cifre che sfiorano i 100 mila euro. Così, in totale, lo Stato sarà costretto a sborsare ogni anno cinque milioni di euro in più. E se perfino i sindacati protestano contro la stabilizzazione di questi precari fortunati vuol dire che qualcosa non torna.

Tagli agli sprechi: il governo non ascolta ragioni, il momento è grave e le spese vanno asciugate. Ma la Protezione civile è ormai un' "azienda pubblica autonoma", con budget di spesa e modalità interne che la differenziano dal resto della Pa. Un dipartimento che si muove in controtendenza e continua ad assumere personale mentre il governo annuncia la guerra agli sperperi nella pubblica amministrazione.

Il 13 maggio scorso - quattro giorni dopo il mega-stanziamento della Bce per fronteggiare le speculazioni innescate dall'esplosione della crisi greca e dieci giorni prima dell'annuncio della manovra correttiva che Gianni Letta definì foriera di "sacrifici duri" - Berlusconi ha firmato un'ordinanza per integrare in pianta organica 171 dipendenti della Protezione civile. Un'ordinanza che deroga alla legge 133/2008 di Brunetta, l'apripista della normativa "anti-fannulloni": infatti si tradiscono i principi del rigido "tun-over" e della "razionalità" nelle assunzioni inseriti dal ministro della Funzione pubblica. E lo si fa esplicitamente, citando proprio gli articoli che Brunetta aveva tanto faticosamente inserito nella legge e altrettanto orgogliosamente sventolato come bandiere del buon-governo berlusconiano.

Non solo. I 171 prossimi assunti sono entrati al dipartimento della Protezione civile come interinali, reclutati durante le emergenze rifiuti in Campania, il terremoto in Abruzzo, i dissesti in Calabria e per fronteggiare la lotta agli incendi: in teoria, il loro impegno nella Pa non doveva essere eterno. Altrimenti avrebbero dovuto sostenere un concorso, in linea con il principio generale stabilito dall'articolo 97 della Costituzione. E invece saranno assunti tramite colloquio, dopo aver presentato l'idonea certificazione passata al vaglio di una commissione, e solo perché precari del dipartimento della Protezione civile.

Infatti l'ordinanza di maggio si riferisce in modo esplicito a loro, ovvero i criteri di selezione rimandano alle 261 persone "in comando" al dipartimento di Bertolaso. E i posti promessi sono 171. "È quasi come se fosse una chiamata nominativa", denuncia Gianni Massimiani, coordinatore nazionale della Presidenza del consiglio per la Cgil: "Con i grandi eventi la Protezione civile ha creato un accrescimento del personale della Presidenza. Funziona così: le ordinanze dicono che puoi prendere personale specifico per quel tipo di lavoro, come a L'Aquila o per il G8 de La Maddalena, e poi i precari sono stabilizzati con queste ordinanze. Si tratta a volte di parenti, amici delle alte sfere e spesso poi diventano anche dirigenti". Con una spesa crescente per l'Erario. Notava Paolo Berizzi su "La Repubblica" già nel marzo scorso: "Fino al 2004 i dipendenti della Protezione civile erano 320. Oggi sono 800, di cui 150 "comandati" (provenienti già da altre amministrazioni). Cinquecento assunti in cinque anni. Gli ultimi 200 Bertolaso li ha chiamati a corte a fine febbraio: da Cococo a contratto a tempo determinato. In attesa di essere stabilizzati. Ovviamente senza concorso". Detto, fatto: interinali a febbraio, assunti in pianta stabile a maggio.

Quindi le inchieste sulla cricca, su Bertolaso, sugli appalti e sulla gestione della Protezione civile non hanno scalfito minimamente il modus operandi che integra a tempo indeterminato nella Presidenza del consiglio i precari della Protezione civile. "Fossero indispensabili, capirei", riprende Massimiani, "ma secondo i nostri calcoli la Protezione ha portato in Presidenza oltre mille persone, su una pianta organica complessiva di oltre quattromila dipendenti: mi sembrano già più che sufficienti".

Quest'ultima ordinanza attua l'articolo 14 della legge 26/2010, dove ci sono i motivi di queste assunzioni eccezionali nonostante il momento di "austherity": supportare la Protezione civile "anche con riferimento alle complesse iniziative in atto per la tutela del patrimonio culturale" tramite "procedure straordinarie di reclutamento". E dov'è questa urgenza che impone di non rispettare le regole? A Napoli e a L'Aquila i problemi non erano stati risolti? E quali sono queste "complesse iniziative in atto per la tutela del patrimonio culturale"? "I grandi eventi, le manifestazioni", conclude Massimiani: "In ogni caso niente di quello per cui è nata la Protezione civile".


Gianluca Schinaia (FpS Media)

Nessun commento:

Posta un commento