(AGENPARL) - Roma, 17 febbraio 2011.
Calano i contributi a favore dell'Ice, l'Istituto per il commercio estero, ma questo non impedisce alla ramificata rete di uffici sparsi per il mondo di continuare a promuovere il ‘Sistema Italia’ sui mercati internazionali. Parole dell’Ambasciatore Umberto Vattani, presidente dell’Ice, oggi in audizione presso la Commissione Attività Produttive della Camera. Chiamato nell’ambito dell’esame di alcune proposte di legge sulla promozione economica, commerciale e culturale dell’Italia all’estero, Vattani illustra struttura e attività dell’Istituto: una sede centrale a Roma, 16 uffici regionali, 115 unità operative all’estero.
“Negli ultimi anni - spiega Vattani - l’Ice ha subito una forte contrazione negli stanziamenti pubblici: il contributo di funzionamento è passato da oltre 100 milioni di euro nel 2008, ai 74,3 milioni di euro previsti per il 2011 (-26%). Contemporaneamente per le attività promozionali il finanziamento pubblico è passato da 56 milioni di euro nel 2010 ai 37,5 milioni previsti per il 2011 (-33%); l’Istituto riesce, comunque, ad attrarre consistenti cofinanziamenti privati - pari ad oltre 20 milioni di euro l’anno - per finanziare il Programma Promozionale, a dimostrazione di una forte capacità operativa gradita dalle imprese”. Anche l’organico ha risentito di queste riduzioni, passando dalle 1000 unità del 2006 alle attuali 600.
“Nonostante l’attuale difficile quadro finanziario e delle risorse umane sopra esposto - spiega Vattani - l’Istituto continua ad esprimere ed a mantenere un livello qualitativo e quantitativo pari o superiore a quello degli anni precedenti in tutti i principali rami di attività. Ciò è possibile anche perché l’Ice dispone di professionisti specializzati nel marketing internazionale nella propria Rete Estera profondi conoscitori dei mercati locali e dei sistemi produttivi e distributivi. Tutto ciò garantisce al Sistema Paese e soprattutto alle PMI il necessario accompagnamento per l’inserimento sui mercati internazionali”.
L’esempio più evidente della promozione del "branding" competitivo dell'Italia nel mondo è rappresentato dalle Missioni di Sistema organizzate d’intesa con il Mise e il Mae, Confindustria ed Abi "che rappresentano una vera forma di promozione integrata”. Dal 2004 le missioni di sistema sono state più di 30, per un totale di 6.553 aziende italiane coinvolte e 11.373 aziende estere.
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