Il Comitato Vincitori Non Assunti ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero) nasce con l’obiettivo di favorire e sostenere l’assunzione dei vincitori al concorso per esami a 107 posti, la cui graduatoria definitiva è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
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Dibattito in Senato sui vincitori di concorso non assunti

Si riporta di seguito il resoconto stenografico della discussione avvenuta in Senato il 16 settembre 2010 relativa all'interpellanza sui vincitori di concorso non assunti promossa dal Comitato ICE:

PRESIDENTE. Segue l'interpellanza 2-00250, con procedimento abbreviato, ai sensi dell'articolo 156-bis del Regolamento, sulle mancate assunzioni presso la pubblica amministrazione di vincitori di concorso.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 156-bis del Regolamento, la predetta interpellanza potrà essere svolta per non più di dieci minuti e che dopo le dichiarazioni del Governo è consentita una replica per non più di cinque minuti.
Ha facoltà di parlare il senatore Nerozzi per illustrare tale interpellanza.

NEROZZI (PD). Signor Sottosegretario, l'interpellanza in discussione intende evidenziare un grave paradosso a cui siamo costretti ad assistere nel nostro Paese: di fronte ad una crisi economica ed industriale che sforna quotidianamente nuovi disoccupati (in gran parte ragazze e ragazzi) e centinaia di migliaia di lavoratori costretti alla cassa integrazione, per coloro i quali, dopo complessi e costosi iter burocratici, riescono a risultare vincitori di concorsi pubblici la meritata occupazione resta un miraggio.
Infatti, quotidianamente, come avrà avuto modo anche lei di verificare dalla sua posta elettronica, migliaia di cittadini italiani si rivolgono ai parlamentari per denunciare la mancata assunzione presso gli uffici dell'amministrazione pubblica a fronte dell'espletamento di regolari procedure concorsuali. Una situazione drammatica, non tollerabile che, secondo alcune stime, riguarderebbe circa 70.000 persone.
Vorremmo pertanto chiedere all'efficiente Ministero della funzione pubblica i dati precisi di questo fenomeno: gli enti, le persone e la durata di indizione dei concorsi; concorsi e procedure che spesso si protraggono per vari mesi o per anni, e che al termine del loro iter selezionano vincitori di concorso che non vengono chiamati a ricoprire gli incarichi per cui erano stati selezionati a causa delle continue limitazioni alle nuove assunzioni.
Si tratta di una prassi che riguarda l'insieme delle pubblica amministrazione (Ministeri, Comuni, Province) e che spesso determina oltre al danno anche la beffa. Infatti, alcuni vincitori di concorso - ed è il caso che riguarda l'INAIL - che lavoravano per l'istituto con contratti a termine, dopo essere risultati appunto vincitori di concorso e non assunti, si vedono negare i rinnovi dei contratti in quanto già titolari di un posto fisso.
Con questa interpellanza però, vorremmo evidenziare in particolare una grave vicenda che ha come protagonisti i vincitori del concorso per esami a 107 posti bandito nel 2008 dall'Istituto nazionale per il commercio con l'estero (ICE), la cui graduatoria definitiva è già stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2010.
Capisco che ci sono vari modi di intervenire su un importante argomento come il commercio estero che riguarda le industrie italiane, cioè lavorare quotidianamente o fare delle «gite premio» (si recano in vari Paesi, poi ripartono ma il giorno dopo nessuno se ne occupa). Ci sono anche degli uffici che funzionano, soprattutto per le imprese, ma che oggi sono svuotati di gran parte del loro organico; in compenso, però, le «gite» sono aumentate. Ma questo è un dettaglio.
Tale concorso ha iniziato il suo iter l'11 marzo 2008 con l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che autorizzava l'ICE a bandire concorsi per l'assunzione di 360 unità, tra cui 107 funzionari di categoria C1; di conseguenza, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale, «Concorsi ed esami», n. 82, del 21 ottobre 2008, il bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, a 107 posti nei ruoli del personale dell'ICE, area funzionale C, posizione economica C1. La procedura concorsuale si è conclusa in data 30 aprile 2010, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale, «Concorsi ed esami», n. 34, della graduatoria definitiva dei 107 vincitori.
A tutt'oggi i 107 vincitori del concorso, a causa delle limitazioni alle assunzioni nella pubblica amministrazione introdotte dal decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ed ulteriormente inasprite dal decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, attualmente in discussione presso il Senato, non sono stati inseriti negli organici dell'ICE, privando in tal modo la rete commerciale italiana di competenze importanti e motivate nella promozione delle relazioni commerciali internazionali del nostro Paese.
Nel richiederle, signor Sottosegretario, quali iniziative il Governo intenda assumere in via urgente per porre fine a questa grave situazione che costringe migliaia di cittadini italiani a vivere nella totale incertezza circa il loro futuro lavorativo (e ci risulta che questo riguarda anche settori importanti come quelli della Polizia e dei Vigili del fuoco), chiediamo al Governo di dare corso alle assunzioni di coloro che sono risultati vincitori di concorsi pubblici, dando così finalmente una risposta ai titolari di un diritto; più in generale, riteniamo indispensabile che il Parlamento sia messo a conoscenza dei costi economici che tali procedure concorsuali hanno determinato per la pubblica amministrazione e, di conseguenza, che si relazioni in merito alla quantificazione delle unità di vincitori di bandi di concorso indetti dal complesso delle amministrazioni pubbliche che a tutt'ora risultino esclusi dagli organici. Chiediamo inoltre quanti e quali siano, a tutt'oggi, i concorsi banditi dalla pubblica amministrazione il cui iter non risulti concluso. Penso che possa essere il ministro Tremonti a fare fronte a queste spese che sono state sostenute e che non hanno prodotto risultati.
In conclusione, signor Sottosegretario, non possiamo non denunciare che questa situazione non penalizza solamente i potenziali lavoratori, ma rende la pubblica amministrazione più debole e meno capace di offrire servizi efficienti per la collettività e, quindi, più vecchia ed incapace di accogliere le grandi potenzialità di queste ragazze e ragazzi che appartengono al futuro del nostro Paese.
La ringrazio in anticipo per la risposta.

PRESIDENTE. Il rappresentante del Governo ha facoltà di rispondere all'interpellanza testé svolta.

AUGELLO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signora Presidente, la questione prospettata dagli interroganti necessita di essere correttamente inquadrata precisando, in via preliminare, che il diritto dei vincitori di concorsi ad essere assunti dalle pubbliche amministrazioni può essere garantito solo nell'ambito e nel rispetto del regime assunzionale previsto dalla normativa vigente.
Al riguardo, i vincoli posti dalle leggi finanziarie degli ultimi anni con riferimento al cosiddetto turnover, nonché gli impegni assunti in sede europea al fine del contenimento della spesa per il personale pubblico, hanno determinato, come è noto e come tra l'altro è citato nella interpellanza stessa, una consistente riduzione delle assunzioni presso le pubbliche amministrazioni.
Per il quadriennio 2010-2013, la legge finanziaria per il 2008 (articolo 3, comma 102, della legge n. 244 del 2007) ha, infatti, previsto che le amministrazioni possano procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, previo svolgimento delle procedure di mobilità, ma nel limite del 20 per cento della spesa relativa al personale cessato nell'anno precedente, precisando che, in ogni caso, il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascun anno, il 20 per cento delle unità cessate nell'anno precedente.
Analoghe limitazioni sono state introdotte, come segnalato dagli stessi interroganti, dalle successive leggi di natura finanziaria, confermando l'obiettivo della riduzione dei costi delle amministrazioni pubbliche. Da ultimo, il decreto-legge n. 78 del 2010 (manovra finanziaria) ha rinnovato le limitazioni al cosiddetto turnover con apposite disposizioni previste all'articolo 9, commi da 8 a 12.
Occorre quindi tener conto di tali stringenti vincoli ogni qual volta si intende affrontare il problema della mancata assunzione di candidati risultati vincitori o idonei a concorsi pubblici. In particolare, va considerato, non solo che le risorse finanziarie destinate al reclutamento di personale pubblico sono limitate, ma anche che, per l'utilizzo di tali risorse, ciascuna amministrazione è chiamata a valutare autonomamente le proprie esigenze organizzative, scegliendo, ad esempio, quali graduatorie utilizzare e se procedere all'esaurimento delle stesse oppure, in alternativa, all'indizione di nuovi concorsi pubblici.
Le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono, infatti, di competenza di ciascuna amministrazione e devono essere assunte sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale. Ne consegue che la corretta programmazione dei fabbisogni di personale è indispensabile ai fini di una efficace gestione delle politiche assunzionali in quanto idonea ad evitare che i concorsi pubblici vengano banditi senza tener conto delle reali necessità delle amministrazioni; diversamente potrebbe ingenerarsi nei candidati selezionati una aspettativa ad essere assunti non tutelabile dall'ordinamento giuridico.
Ciò è quanto disposto dalla disciplina vigente in materia di ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche (decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165) la quale, peraltro, non prevede, nell'ambito delle procedure di competenza del Dipartimento della funzione pubblica, alcun controllo sulle scelte assunzionali, rimesse, sulla base delle autorizzazioni rese dal citato Dipartimento, alla discrezionalità di ciascuna amministrazione.
Pertanto, ai sensi della normativa vigente, non è possibile quantificare, come richiesto dall'interrogante, il numero di procedure concorsuali avviate dalle pubbliche amministrazioni e non ancora concluse. Tuttavia, il Dipartimento della funzione pubblica, nell'ambito del nuovo sistema integrato degli adempimenti a carico delle pubbliche amministrazioni, basato su tecnologie open source e noto con il nome «PERLA PA», ha intenzione di valutare la possibilità di acquisire anche i dati relativi ai concorsi pubblici. «PERLA PA» può rappresentare la sede appropriata per una rilevazione di questo tipo trattandosi di uno strumento essenziale per la governance dei dati e del patrimonio informativo della pubblica amministrazione (ad esempio, incarichi conferiti, consorzi e società partecipati, ruoli dirigenziali) per l'avvio di una reale cooperazione applicativa con le amministrazioni, per la riduzione dei tempi di comunicazione degli adempimenti e, quindi, per il potenziamento della trasparenza.
In merito, infine, alle assunzioni presso l'Istituto per il commercio estero (ICE) sollecitate dagli interroganti, valgono naturalmente le medesime considerazioni sopra esposte alle quali va aggiunto, da un lato, che il vincolo rappresentato dalla scarsità di risorse finanziarie rileva soprattutto con riferimento ad enti di piccole dimensioni, quale appunto l'ICE e, dall'altro, che eventuali deroghe ed eccezioni a favore di una singola amministrazione innescano rischiosi effetti emulativi tali da vanificare di fatto gli obiettivi che le vigenti normative ci impongono di perseguire.

NEROZZI (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

NEROZZI (PD). Signora Presidente, ringrazio il Sottosegretario ma nella risposta che mi ha dato c'è - e non lo attribuisco assolutamente a lui - l'inganno. Signor Sottosegretario, siccome so che lei è particolarmente preparato, le consiglio di leggere il bando e di confrontarlo con il documento che le hanno preparato, così vedrà dov'è il trucco. Lei avrebbe ragione a dare la risposta che ha dato se le graduatorie fossero aperte, ma il bando dell'ICE non è così. Il bando dell'ICE prevede una graduatoria chiusa, quindi non si può prendere in giro le persone dicendo che c'è un determinato numero di posti e poi non dare riscontro. Altra cosa sarebbe se ci fosse una graduatoria aperta (cosa che si fa spesso nella pubblica amministrazione): ad esempio, si coprono 30 posti e si tiene poi aperta la graduatoria per due o tre anni (che poi è quanto si sostiene nella risposta che le hanno preparato, non avendo però letto il bando). In ciò è contenuto l'inganno. Questo vale anche per i Vigili del fuoco e per altri. Bisogna stare attenti, perché non si può prendere in giro le persone. Non mi riferisco assolutamente a lei, perché so che è una persona attenta e conoscitrice della materia.
Poi c'è un problema più generale che riguarda il turnover, la battaglia più generale per una pubblica amministrazione efficiente, il fatto che mentre si aumentano (ogni riferimento all'interrogazione precedente è puramente casuale) le consulenze (non si sa bene affidate a chi) si bloccano le assunzioni. Ma questo è un altro terreno su cui noi interverremo: ci sarà una manifestazione dei precari il 27 ed il 28 ottobre prossimi, cui parteciperemo.
Le chiedo di guardare con più attenzione al bando e, quando si fanno i bandi, di non ingannare, di non dire una cosa che poi giuridicamente è smentita, magari dall'ultima frase. Certamente seguiranno le vertenze legali, ma a noi questo non interessa. A noi ciò che interessa è l'inganno, è la sofferenza dei ragazzi e delle ragazze.
Quindi, non mi ritengo soddisfatto, non per la risposta che lei ci ha fornito (la ringrazio, anzi, per la relativa celerità dimostrata in questa occasione), ma per quello che è stato fatto, per il bando.
Per il futuro auspico che coloro che sono chiamati a predisporre i bandi leggano meglio i testi della pubblica amministrazione. Forse sarebbe utile visto che, peraltro, percepiscono stipendi ben superiori di quelli dei precari e dei vincitori di concorso che ora stanno attendendo.

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